Ad oggi, più del 90% dell’informazione che ogni essere umano fruisce, è reperita online, nella maggior parte dei casi sui social network. E gran parte delle persone che condividono notizie, non le ha neanche lette.
Questo ha creato una grossa opportunità di business per alcuni: la diffusione di informazioni odierna si basa su interazioni quantitative e fa della polarizzazione dei toni, dei contenuti e dei messaggi un importante motore di distribuzione del contenuto stesso.
L’informazione digitale deve essere un’opportunità di conoscenza e crescita per l’intera collettività umana, non uno strumento per capitalizzare consensi. Ma senza coscienza dei meccanismi con cui le informazioni vengono distribuite, ordinate e rese prioritarie non è possibile informarsi liberamente.